Tra i suggerimenti a breve termine rientra anche la manutenzione regolare dei sistemi di raffreddamento dei data center
Le ondate di calore da record sono argomento da prima pagina e stanno mettendo alla prova le economie di tutto il mondo senza che vi siano segnali di abbassamento delle temperature nell’immediato futuro. Oltre a impattare sulla vita delle persone, il caldo estremo si sta ripercuotendo significativamente sull’operatività e sulle infrastrutture dei data center, dai blackout e i disservizi riscontrati nei data center del Regno Unito alla ridotta produzione di energia nelle centrali elettriche in Francia, fino alle preoccupazioni per l’uso dell’acqua nelle aree colpite dalla siccità in tutto il mondo. Vertiv, (NYSE: VRT), fornitore globale di soluzioni per le infrastrutture digitali critiche e soluzioni di continuità, ha diffuso le proprie raccomandazioni rivolte agli operatori dei data center e alle aziende partner per aiutarle a superare queste sfide.
“Dobbiamo essere preparati al fatto che queste condizioni meteorologiche estreme diventeranno più comuni, quindi adattarsi a questa situazione è fondamentale”, ha affermato Karsten Winther, President di Vertiv in Europe, Middle East and Africa (EMEA). “I clienti sono sempre più consapevoli delle sfide che il caldo estremo porta con sé e stanno giustamente cercando di mitigare i rischi che ne derivano per le operazioni dei data center. I nostri team Service si sono dimostrati preziosi nel fornire la guida e il supporto necessari, non solo per gestire l’impatto immediato di questi cambiamenti, ma anche per analizzare con i clienti come sviluppare in anticipo piani resilienti per il futuro”.
Per garantire il raffreddamento dei sistemi e contribuire ad assicurare la disponibilità dei data center, gli esperti di Vertiv raccomandano le seguenti azioni:
- A seconda del carico sulla data hall, è opportuno utilizzare il maggior numero possibile di unità per ridurre il carico su ciascuna unità di raffreddamento. In generale, un’organizzazione dovrebbe far funzionare tutte le unità ridondanti, ma se il carico IT non raggiunge la soglia del 100%, bisognerebbe utilizzare abbastanza unità per ottenere un carico di raffreddamento quanto più vicino al livello desiderato. In questo modo si mantengono le pressioni del refrigerante più basse, evitando il rischio di incorrere in situazioni di sovrappressioni a causa di elevate temperature ambiente e offrendo un funzionamento più efficiente.
- Programmare un piano di manutenzione regolare. Vertiv raccomanda ai propri clienti di pianificare la manutenzione preventiva trimestrale. Per le unità con compressore (DX), Vertiv suggerisce la pulizia delle bobine ogni trimestre o anche più di frequente. L’assenza di una pulizia approfondita e regolare di tali bobine può causare una riduzione della capacità termica complessiva di ciascuna unità più della temperatura ambientale in sé. In aggiunta, mantenere correttamente il livello di carica del refrigerante aiuta a raggiungere la capacità progettuale, operando in maniera efficiente e senza intoppi. Una carica di refrigerante troppo bassa o troppo alta può causare inefficienze operative.
“Le temperature eccezionali a cui assistiamo in tutto il mondo aumentano la pressione sugli operatori di data center e sui provider di infrastrutture, sfidandone le capacità di mantenere l’affidabilità e la connettività”, afferma Steve Madara, Vice President for Thermal Sales di Vertiv. “Gli eventi meteorologici estremi sottolineano l’importanza di un solido piano di manutenzione e cura preventiva, adattato alle condizioni specifiche della regione di ciascun operatore. Potrebbe essere necessario prepararsi a compensare gli aumenti della capacità con la riduzione di altre spese operative. Creare partnership con un provider qualificato di servizi per i data center è importante per realizzare un piano di manutenzione in grado di soddisfare le necessità dettate dalle ondate di calore di oggi e dal clima incerto di domani.”
Mentre il pianeta continua a riscaldarsi e la crisi climatica si acuisce, i casi di caldo estremo diventeranno ancora più comuni. Le misure adottate a breve termine dovranno essere abbinate a cambiamenti più sistematici e di lungo termine in tutto il settore.
“Come settore dovremmo imparare da regioni come il Medio Oriente, l’Africa e l’Australia, poiché si sono già adattate alle alte temperature presenti nel loro territorio per la maggior parte dell’anno”, ha aggiunto Madara. “Quando lo faremo, sarà chiaro che lo standard attuale non potrà condurci lontano. Dobbiamo rivedere la pianificazione dello spazio sui tetti e la progettazione delle nostre infrastrutture di data center in modo da sopportare carichi di calore più elevati, ripensando al posizionamento dei sistemi infrastrutturali oltre che alla loro capacità.”
Tra le altre best practice a lungo termine gli esperti di Vertiv includono:
- Considerare differenti tipi di sistemi di raffreddamento, incluso quello a immersione, quello senza acqua e i sistemi di freecooling a evaporazione, progettati per offrire affidabilità ed efficienza in ambienti ad alte temperature.
- Se ci si affida ai pannelli solari come fonte energetica, considerare che la loro efficienza si riduce al salire delle temperature ambientali.
- Per determinare la capacità dei data center, utilizzare i modelli predittivi anziché affidarsi soltanto ai dati storici, ovvero a dati che non possono tenere conto delle temperature estreme del giorno d’oggi.
Organizations wishing to have a control over the cooling systems of their data centers or who have doubts about business continuity and predictive maintenance in the event of extreme heat events can contact Vertiv experts by consulting the website vertiv.com.
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