Il gruppo APT filo iraniano ha sviluppato e utilizzato attivamente per tutto il 2022 una serie di downloader alimentati da servizi cloud
Researchers of ESET, leader europeo globale nel mercato della cybersecurity, hanno individuato una serie crescente di nuovi downloader di OilRig che il gruppo ha utilizzato in diverse campagne nel corso del 2022 per mantenere l’accesso a organizzazioni target di particolare interesse, tutte situate in Israele. Tra queste, un’organizzazione del settore sanitario, un’azienda manifatturiera e un’organizzazione governativa locale. OilRig è un gruppo APT che si ritiene abbia sede in Iran e le sue operazioni, come questi ultimi downloader, sono finalizzate al cyberspionaggio. I nuovi downloader – SampleCheck5000 (SC5k v1-v3), OilCheck, ODAgent e OilBooster – si distinguono per l’utilizzo di servizi legittimi di cloud storage e di e-mail basati su cloud per le comunicazioni di command and control (C&C) e l’esfiltrazione dei dati, in particolare le Application Programming Interfaces (API) di Microsoft Graph OneDrive o Outlook e l’API di Microsoft Office Exchange Web Services.
“Come il resto dei tool di OilRig, questi downloader non sono particolarmente sofisticati. Tuttavia, il continuo sviluppo e test di nuove varianti, la sperimentazione di vari servizi cloud e di diversi linguaggi di programmazione, e la determinazione a compromettere gli stessi obiettivi più volte, fanno di OilRig un gruppo da tenere sotto controllo”, afferma Zuzana Hromcová, ricercatrice ESET, che ha analizzato il malware insieme al collega Adam Burgher.
ESET attribuisce con un alto livello di probabilità a OilRig i downloader SC5k (v1-v3), OilCheck, ODAgent e OilBooster. Questi tools condividono analogie con le backdoor MrPerfectionManager e PowerExchange – altre recenti aggiunte al set di strumenti di OilRig che utilizzano protocolli C&C basati su e-mail – con la differenza che i 4 downolader utilizzano account di servizi cloud controllati dall’aggressore anziché l’infrastruttura interna della vittima.
Il downloader ODAgent è stato rilevato nella rete di un’azienda manifatturiera in Israele – è interessante notare come la stessa organizzazione sia stata precedentemente colpita dal downloader SC5k di OilRig e successivamente da OilCheck, tra aprile e giugno 2022. SC5k e OilCheck hanno capacità simili a quelle di ODAgent, ma utilizzano servizi di posta elettronica basati sul cloud per le comunicazioni C&C. Nel corso del 2022, ESET ha osservato che lo stesso schema si è ripetuto in più occasioni, con l’implementazione di nuovi downloader nelle reti dei precedenti obiettivi di OilRig. Ad esempio, tra giugno e agosto 2022, ESET ha intercettato i downloader OilBooster, SC5k v1 e SC5k v2 e la backdoor Shark, tutti nella rete di un’organizzazione governativa locale in Israele. Successivamente, ESET ha registrato un’altra versione di SC5k (v3) nella rete di un’organizzazione sanitaria israeliana, anch’essa già vittima di OilRig.
Secondo i rilevamenti della telemetria di ESET, il gruppo APT ha utilizzato questi downloader solo contro un numero limitato di obiettivi, e tutti sono stati bersagliati in modo persistente mesi prima da altri tools di OilRig. Poiché è comune per le organizzazioni accedere alle risorse di Office 365, i downloader di OilRig, alimentati dal servizio cloud, possono confondersi più facilmente nel flusso regolare del traffico di rete – apparentemente è lo stesso motivo per cui gli aggressori hanno scelto di distribuire questi downloader a un piccolo gruppo di obiettivi particolarmente interessanti e ripetutamente presi di mira.
OilRig, noto anche come APT34, Lyceum, Crambus o Siamesekitten, è un gruppo di cyberspionaggio attivo almeno dal 2014 e comunemente ritenuto basato in Iran. Il gruppo prende di mira i governi del Medio Oriente e una serie di settori aziendali, tra cui quello chimico, energetico, finanziario e delle telecomunicazioni.
Per ulteriori informazioni tecniche sugli ultimi downloader di OilRig, consultare il blogpost “OilRig’s persistent attacks using cloud service-powered downloaders” su WeLiveSecurity.com.